Bellezza: armonizzare, caratterizzare o copiare?

Quante volte, parlando con amiche o conoscenti abbiamo sentito frasi come queste: “Il mio parrucchiere ha detto, che il taglio e colore dell’attrice … non si adatta alla forma del mio viso!” oppure “La mia estetista dice, che le sopracciglia come quelle della modella … su di me non stanno bene!” etc. Questi episodi generano insoddisfazione e fanno si, che le persone spesso si affidino al fai da te. Infatti, vi è la convinzione che i professionisti intervengano sull’immagine dei clienti, anteponendo il proprio gusto personale alle loro esigenze o modelli di riferimento.

Qualche giorno fa, mentre facevo zapping, mi sono imbattuta in una nota trasmissione. Una giovane donna chiedeva l’intervento di un parrucchiere a causa di un “incidente domestico”. Infatti, in seguito ad un tutorial, mediante il quale ha tentato di tagliare i capelli da sola, la donna si è ritrovata, suo malgrado, con un taglio asimmetrico. Casi come questi sono piuttosto frequenti. Sembra, che chiunque possa divulgare e riproporre ad un proprio pubblico di riferimento competenze più o meno attendibili. La convinzione secondo cui un’informazione è vera in relazione alla sua condivisione sul web, veicola messaggi ingannevoli ed insidiosi. Fortunatamente, la maggior parte di noi sa, quanto la formazione sia indispensabile per strutturare una passione e far si che diventi una professione ed inoltre conosce l’importanza di verificare preventivamente le fonti.

Quando s’interviene sull’immagine di una persona, che si tratti di make-up, capelli o abbigliamento, si agisce prevalentemente su due fronti: armonizzare  caratterizzare. Che cosa significa?

Armonizzare, com’è facilmente intuibile, si riferisce al concetto di armonia, deriva dal latino harmonìa (comporre, accordare). In ambito musicale è la capacità di associare dei suoni, che siano piacevoli all’ascolto. Se lo stesso concetto fosse applicato all’ambito dell’architettura farebbe riferimento alla proporzione ed equilibrio di forme e volumi. Caratterizzare, invece, dal francese caractériser, significa costituire le caratteristiche di una persona o di una cosa, contraddistinguere, differenziare, personalizzare.

In poche parole, il compito di un professionista della bellezza è quello di studiare attentamente il volto o la figura di una persona, individuarne i punti di forza, valorizzarli e creare un’immagine più armonica e piacevole possibile. L’obiettivo finale non è solo di ottenere un’immagine gradevole, ma che rispecchi la personalità di chi ci sta di fronte e ne soddisfi le esigenze. Una sfida tanto affascinante quanto complessa per ogni professionista, che quotidianamente si rapporta con clienti sempre più esigenti ed informati, che navigano sul web alla ricerca di consigli e trend del momento.

L’avvento dei social ed un panorama lavorativo sempre più digitale ha generato un cambiamento radicale in tal senso. Da una decennio a questa parte, si è assistito alla nascita di veri e propri imprenditori, la cui fama è legata all’evoluzione del web. Quest’ultima ha permesso a molti di comunicare le proprie competenze in un modo del tutto nuovo, trasformando le passioni in nuove professioni, come la figura del blogger, per esempio. Il web, negli ultimi anni, è diventato spesso teatro di dibattito tra professionisti e semplici appassionati. Se da un lato vi è totale democrazia nell’esprimersi su argomenti di varia natura, dall’altro si crea un ambiente dispersivo e confuso agli occhi dei consumatori. Questa rivoluzione, ha generato un cambiamento anche nella tipologia di clienti: vi sono quelli che pur avendo idee chiare ed esigenze specifiche, si recano comunque da un professionista mentre altri, convinti di trovare sul web tutto ciò che serve, spesso si sostituiscono ad essi.

Pensiamo ad esempio ai consigli legati al make-up. Nell’ultimo decennio si è assistito ad una crescita esponenziale della professione del make-up artist. Sul web sono disponibili pagine personali di bravissimi truccatori e dei loro splendidi lavori, in cui si evincono professionalità e padronanza della materia. Dall’altra parte si sponsorizzano make-up pesanti, con una stratificazione di prodotti inutile e difficilmente adattabile al quotidiano; sopracciglia sature, definite e dalla forma standard, che ottengono comunque molto seguito soprattutto fra i giovanissimi.

Chiunque si sia avvicinato allo studio del visagismo e del make-up, conosce l’importanza delle sopracciglia, altro argomento oggetto di discussione sul web. Rappresentazione dell’arco portante del volto, sono fondamentali, per modificarne i volumi ed attenuare i difetti. Un sopracciglio tecnicamente perfetto ha un andamento ascendente e deve assottigliarsi gradatamente. Queste regole, fanno si che la forma ad “ala di gabbiano”, poiché rispetta tali criteri, sia da considerarsi più vicina a quella perfetta, ma non si adatta a tutte le forme di viso. Infatti, è ideale per i visi corti, quadrati e spigolosi, perché riprende la forma della mandibola e crea continuità. Non si sposa però con i visi tendenzialmente rotondi, che necessitano di linee più morbide, o lunghi, che richiedono sopracciglia più orizzontali ed un punto d’altezza più basso. Il metodo ed i criteri da applicare sui volti maschili sono differenti. Tuttavia, fino a qualche anno fa, erano diffuse sopracciglia eccessivamente depilate e slanciate anche fra gli uomini. Nei corsi professionali di make-up vengono dedicate intere giornate allo studio ed all’architettura delle sopracciglia, il che la dice lunga sull’importanza e la complessità dell’argomento.

Lo stesso discorso vale per i tutorial ed i consigli relativi ai capelli ed alla cura della pelle: molti sono ad opera di professionisti di grande esperienza mentre in altri si riscontra poca consapevolezza circa l’importanza dell’argomento e le conseguenze, talvolta dannose, che potrebbero insorgere da trattamenti eseguiti senza criterio e con scarse conoscenze della materia.

Un altro argomento che fa da padrone sul web è sicuramente la moda con i relativi consigli di stile. Tralasciando molti pareri validi e competenti, si trova di tutto e di più. Dritte sulle nuove tendenze ed ancora come abbinare colori, mixare, creare trend e chi più ne ha più ne metta. Questo tipo di approccio, da un lato sembra offrire spunti e chiarire le idee circa i dubbi di stile, dall’altro rischia di creare ancora più confusione.Pensiamo ad esempio ad una persona, che ha poca fiducia in se stessa e di conseguenza una percezione errata della propria fisicità. Seguirà determinati consigli con l’intento di valorizzarsi ed invece otterrà l’effetto contrario, aumentando frustrazione e sfiducia.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, il tentativo di un parallelismo fra architettura, pittura e bellezza sembra un po’ anacronistico, in realtà non è così.

I chiaro-scuri, usati nel make-up e nella colorazione dei capelli per creare tridimensionalità, si rifanno ai grandi maestri dell’arte, come per esempio Leonardo. Per esaltare la bellezza dei soggetti delle sue opere e renderli più realistici (vedi la Gioconda) Leonardo creava delle zone di luce nella parte frontale del volto, lasciando il resto in ombra. Questa tecnica, meglio conosciuta come contouring ed hair contouring, non è altro che la riproposizione in ambito beauty della riflessione della luce su qualunque superficie. Le regole di Leonardo indicano anche le proporzioni classiche di un volto, utili per stabilire in che modo attuare le correzioni: occhi della stessa larghezza, distanza tra le iridi uguale alla larghezza della bocca etc. Tuttavia, c’è da precisare, che queste regole vennero formulate in seguito all’osservazione di volti europei e pertanto non hanno lo stesso valore, se applicate ad origini diverse.

Gli stessi concetti, applicati in ambito stilistico, secondo cui i colori chiari allargano e creano volume mentre quelli scuri scavano e restringono, hanno lo scopo di bilanciare e valorizzare la silhouette. Il principio architettonico che utilizza linee verticali per allungare e snellire un edificio ed orizzontali, per accorciare e creare ampiezza in un ambiente è lo stesso applicato nel make-up, hairstyle e consulenza d’immagine.

Ciò spiega, come ogni professionista, al di là del proprio gusto personale e senso estetico, faccia riferimento a concetti specifici, in quanto la bellezza ha delle regole intramontabili nel tempo. Dietro un “intervento” estetico non esiste nessun metodo standard. Lo studio approfondito e personalizzato fa si, che ogni concetto accademico debba essere analizzato e riadattato alle fattezze generali di una persona, per esaltarne le peculiarità.

La consapevolezza della nostra immagine è indispensabile, per riuscire a destreggiarci fra consigli più o meno attendibili e capire ciò che fa realmente al caso nostro. I pareri professionali sono altresì importanti, poiché nascono dalla formazione e dall’esperienza e consentono di acquisire consapevolezza circa il nostro valore, mettendo in luce la nostra vera essenza. Uniformarci a tendenze o modelli, convinti che l’unico ideale di bellezza sia quello maggiormente pubblicizzato è un abbaglio. Inconsapevolmente ci stiamo omologando ad uno schema prestabilito. Sì, ma da chi? Chi stabilisce cosa è più o meno bello? Rispetto a cosa?

Il segreto per essere riconoscibili e memorabili non è copiare, piuttosto prendere spunto da qualcosa che ci piace ed in qualche modo ci rappresenti, riadattandolo alle caratteristiche individuali, al contesto ed al nostro stile di vita.Il mio parere è quello di seguire consigli e tendenze, ma altresì di creare uno stile personale, che superi il concetto di ciò che è alla moda, a favore di ciò che è meglio per noi, che ci distingua da modelli di riferimento spesso impersonali: i veri nemici della bellezza autentica.

“Nel dubbio scegli sempre di fare la cosa opposta a quella che fa la maggioranza. Meglio sbagliare distinguendosi che sbagliare conformandosi”.  (Ermanno Ferretti)