Obiettivi per una comunicazione efficace

Il riferimento agli obiettivi, nella consulenza d’immagine, è piuttosto ricorrente.

Nei miei articoli, mi riferisco spesso all’importanza di mostrare un’immagine esteriore, che rappresenti la nostra identità e sia coerente con gli obiettivi personali. Sentirsi a proprio agio con ciò che si indossa, infatti incide notevolmente sullo stato di benessere, poiché migliora la percezione di noi stessi e la qualità delle nostre relazioni personali e professionali.

 

Cosa significa nello specifico avere un obiettivo?

Se dovessimo dare una definizione, potremmo dire che l’obiettivo è il traguardo, la meta che si vuole raggiungere, attraverso un controllo sulle azioni, che lo faranno accadere.

In sostanza è lo scopo per il quale facciamo alcune scelte piuttosto che altre, nonché la nostra responsabilità su ogni singola scelta.

 

Ogni obiettivo è preceduto da un desiderio, ovvero quel momento in cui un sogno, che è all’origine di qualunque progetto, smette di essere un concetto astratto e si trasforma in qualcosa di concreto.

 

La nostra immagine è un progetto comunicativo.

Per trovare l’abbigliamento, gli accessori, i colori etc. più indicati a veicolare le nostre intenzioni, è necessario definire una vera e propria strategia, ovvero una serie di scelte che permetteranno ai nostri interlocutori di comprendere, attraverso ciò che vedono, chi siamo e cosa vogliamo comunicare.

 

Immaginiamo di applicare questo concetto ad un esempio concreto…

 

Marta ha un sogno: vorrebbe essere più femminile.

Tuttavia, è sempre stata una persona piuttosto insicura del suo aspetto, con un rapporto conflittuale con il suo corpo. È appassionata di moda ed ama fare shopping. Si definisce estroversa e solare, ma veste sempre con colori cupi e scuri ed abiti poco valorizzanti per la sua fisicità. Il suo guardaroba è pieno di gonne ed abitini leggeri e colorati, che spera un giorno di poter indossare con disinvoltura.

Il sogno diventa sempre più ricorrente, trasformandosi in un desiderio.

Marta è stanca di sentirsi insicura. Decide che è giunto il momento di cambiare.

 

Questo è un passaggio fondamentale, poiché il desiderio è l’anticamera di un obiettivo

 

Qual è la differenza tra i due?

Un obiettivo rispetto ad un desiderio necessita di domande specifiche.

 

Marta, pertanto dovrà chiedersi: “cosa posso fare per raggiungere il mio obiettivo?”

 

 

1. Un obiettivo, per essere tale deve essere S.M.A.R.T.

  • Specifico: il sogno di Marta, di voler essere più femminile, è generico.

La mente, infatti per attivare tutte le risorse a sua disposizione e passare dal pensiero all’azione, ha bisogno di dettagli. Se l’obiettivo di Marta fosse più specifico, potrebbe essere formulato in questo modo: “Voglio assecondare il mio desiderio di mostrare una femminilità elegante, ma non troppo appariscente; che contemplasse la mia passione per la moda, nel segno della praticità senza rinunciare ad un pizzico di originalità”.

 

  • Misurabile: Marta quando si accorgerà di aver raggiunto il suo obiettivo?

Probabilmente, quando aprendo il suo armadio, saprà scegliere senza esitazioni i capi e gli accessori, che più si addicono al suo stile, indossandoli con disinvoltura. Quando riuscirà ad assecondare i suoi desideri ed i suoi bisogni, senza preoccuparsi di ciò che penseranno gli altri, poiché sente di essere finalmente sé stessa.

 

  • Ambizioso: l’obiettivo deve essere stimolante, pertanto non troppo semplice.

Più è difficile ed impegnativo da raggiungere, più Marta sarà motivata a perseguirlo.

 

  • Realistico: l’obiettivo di Marta deve essere raggiungibile.

Perché questo sia possibile, è necessario che sia in sintonia con il suo concetto di femminilità. Oltre a valorizzare il suo fisico, dovrà infatti rispecchiare la sua identità.

 

  • Temporizzato: Marta dovrà chiedersi, entro quanto tempo vuole raggiungere il suo obiettivo.

Senza scadenza, infatti la possibilità di raggiungerlo si riduce notevolmente.

 

2. Formulare l’obiettivo in positivo è determinante.

Marta dovrà prestare particolare attenzione alle parole che utilizza.

 

3. La responsabilità, rispetto all’obiettivo, è un aspetto molto importante.

La responsabilità è la capacità di Marta di rispondere ai suoi bisogni e desideri. L’obiettivo, infatti deve far fronte alle sue esigenze e pertanto deve essere sotto la sua sfera di controllo. Se per ottenerlo, Marta avesse bisogno di altre persone, questo ne pregiudicherebbe il raggiungimento. Lei è la protagonista del suo obiettivo, che deve essere sotto la sua completa responsabilità.

 

La figura del consulente d’immagine in questo caso non incide negativamente sulla responsabilità di Marta, poiché lei stessa troverà le risposte utili alle sue domande. Il consulente d’immagine sarà piuttosto una guida affidabile, capace di prenderla per mano e condurla verso scelte pienamente valorizzanti.

 

4. Scrivere nero su bianco l’obiettivo aumenta del 300% la possibilità di realizzarlo.

Lasciare dei riferimenti in giro per casa, sotto forma di post-it, sarà per Marta un’ottima strategia.

 

5. Condividere l’obiettivo, con persone delle quali si fida, che la stimino e la amino, contribuirà ad aumentare la motivazione a perseguirlo.

È come se Marta avesse fatto loro una promessa e non volesse tradire le loro aspettative.

 

6. L’atteggiamento mentale è il fattore che incide maggiormente nel raggiungimento della meta.

Alimentare i pensieri negativi è controproducente, poiché la mente non farà altro che amplificarli. Sviluppare un pensiero positivo, improntato a trovare soluzioni anziché focalizzarsi su ciò che non va, amplificherà in Marta l’energia positiva e la motivazione, indispensabili a raggiungere qualunque obiettivo della sua vita.

 

Ogni obiettivo, affinché sia stimolante, motivante e coinvolgente, necessita di essere affiancato anche da una parte emozionale. Mi riferisco a scelte, che vanno ben oltre teorie e tecnicismi e pertanto tutt’altro che razionali. Scelte talvolta meno corrette rispetto ad altre, ma che nonostante tutto aumentano il nostro stato di benessere, perché suscitano sensazioni positive. Decisioni, che tengono conto dei nostri reali desideri e riflettono la nostra identità, a dispetto di regole ed influenze esterne. Scelte che non mirano esclusivamente ai consensi per avere successo, poiché l’unica garanzia di successo è rimanere fedeli a sé stessi.

 

Se vuoi essere felice, stabilisci degli obiettivi che governino i tuoi pensieri, liberino la tua energia ed ispirino le tue speranze.
(Andrew Carnegie)